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Susanō-no-Mikoto 須佐之男 Il Dio bellicoso e Irascibile

Susanō no Mikoto

 A volte abbreviato come Susanō è una delle principali divinità Kami dello shintō. La divinità del mare e delle tempeste è senza dubbio la più controversa descritto con un carattere insolente e bellicoso si scontrava spesso con gli altri Kami.

Nel Kojiki menziona che i tre principali Kami nacquero dal rituale di Izanagi quando purificò sé stesso dopo la sua visita al mondo sotterraneo Yomi-no-kuni concependo così il terzogenito (la divinità delle tempeste e del mare) dal nato dal naso, mentre Tsukuyomi-no-Mikoto (la divinità lunare) dall'occhio destro ed infine (la divinità solare) la primogenita Amaterasu-ō-mi-Kami, nata purificando l'occhio sinistro.

Il carattere di Susanō-no-Mikoto lo portò a scontrarsi presto con il padre perché si rifiutava di svolgere il compito che gli era stato assegnato, mentre secondo un'altra interpretazione accusava il genitore di essere un vigliacco per aver abbandonato Izanami nel Yomi-no-kuni. Ma la divinità del mare e delle tempeste si scontrò principalmente con la sorella Amaterasu-ō-mi-Kami dopo averla accusata di non essere all'altezza del suo ruolo, distrusse le risaie della sorella, provocò gravi danni ad alcuni animali e danneggiò i banchetti di Uke-Mochi (la divinità del cibo) arrivando anche ad uccidere quest'ultima.

 

Susanō no Mikoto 3

 

Così la divinità solare amareggiata si rifugiò Ama-no-Iwato (la grotta della roccia celeste) facendo precipitare il mondo nell'oscurità (in una leggenda invece si racconta che il responsabile dell'evento della nascita del giorno e della notte, dell'uccisione di Uke-Mochi e dell'allontanamento di Amaterasu-ō-mi-Kami è invece di Tsukuyomi-no-Mikoto l'altro fratello e marito della divinità solare). Solo dopo l'intervento degli altri Kami e l'esibizione di Ame-no-Uzume-no-Mikoto (la divinità della musica e della danza) Amaterasu-ō-mi-Kami esce dalla grotta della roccia celeste (qui trovate il video  del tempio eretto davanti alla roccia https://youtu.be/J9gOzLoS9K8)  e ritorna nel Takama-ga-hara (la residenza dei Kami) mentre Susanō-no-Mikoto fu esiliato. Abbandonata la Takama-ga-hara, la divinità delle mare e delle tempeste portò via con se anche la Ame-no-Ohabari (la spada del cielo) che apparteneva al padre Izanagi e con cui era stato ucciso il Kagutsuchi (la divinità del fuoco).

Sceso successivamente sulla terra si stabilì in una zona che il Kojiki identifica come l'attuale Izumo-shi nella regione di Chūgoku-chihō, la leggenda narra che Susanō-no-Mikoto dopo aver deciso di passare un periodo in isolamento incontra i genitori di Kushinada-Hime, innamoratosi della ragazza decide di salvarla dalle grinfie del leggendario Yamata-no-Orochi (un ryū dalle otto teste e otto code). Dopo una lunga battaglia utilizzando Ame-no-Ohabari sconfisse il drago e dopo aver reciso le teste della creatura (all'interno di una di esse) rinviene la leggendaria Ama-no-Murakumo (la sacra spada).

 

Susanō no Mikoto 2

 

Susanō-no-Mikoto è anche il co-protagonista della leggenda riguardante Ōkuninushi-no-Kami, quest'ultimo recatosi nel Ne-no-kuni per chiedere consigli alla divinità del mare e delle tempeste viene invece sottoposto a tremendi supplizi per allontanarlo da Suseri-hime. Solo dopo che Ōkuninushi-no-Kami supera le prove e scappò via in compagnia della figlia di Susanō-no-Mikoto, quest'ultimo decide di donare poi alla sorella e divinità solare la sacra spada come segno di riconciliazione.

In onore di Susanō-no-Mikoto sono stati consacrati diversi jinja come Hikawa-jinja situato presso Ōmiya-ku (uno dei 10 wards Saitama-shi) così come Susa-Shrine situato presso Izumo-shi nella Shimane-ken, ma uno dei più famosi è senza dubbio Yasaka-jinja situato presso Gion (uno dei wards più belli e famosi del Giappone, essendo esso anche il ward delle geisha di Kyōto-shi). Il santuario (che è consacrato anche alla consorte della divinità del mare e delle tempeste, Kushinada-Hime) ospita dal 17 al 24 Luglio il Gion-Matsuri, celebrato fin dal 970 d.C.  dopo che nel 869 d.C. la zona che era stata colpita da brutta un'epidemia, ma tramite un rito di purificazione chiamato: 「goryo-e」 scomparve.

Sono diverse le citazioni che riguardanti la divinità del mare e delle tempeste nel folklore moderno come negli anime e manga, uno fra tutti è la si trova nell'opera Naruto.

Grazie a Paolo Napolitano abbiamo imparato a conoscere una delle principali dività della mitologia giapponese.

 

 

Tradizioni e Folclore, Susanō-no-Mikoto, Mauro Piacentini

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