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L'ascesa di Book-Off un’Istituzione in Giappone

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 Il Giappone è noto per essere un paese che ha "cura" dei beni di consumo, intrinseca nella società con riflessi in alcuni concetti spirituali e religiosi legati agli oggetti di uso quotidiano, che altri Paesi nel mondo stanno iniziando ad applicare.
Un esempio di queste "cure" è il riciclo e pensare ad esso non solo come una "buona azione per l'ambiente", ma come una vera e propria "strategia commerciale". Seppur in altri paesi come il mio è presente questo sistema, non lo si applica in modo così "sistematico".

Per "Book-Off" (ブックオフコーポレーション, Bukku Ofu Kōporēshon) si intende una catena in franchising di stores (negozi), più o meno piccoli, oppure grandi e mega bazar, in cui si vendono prodotti di seconda mano a prezzi convenienti (anche se a volte si riscontrano differenze tra shop in diverse zone del Giappone).

Inizialmente nato come libreria, da come si può dedurre dal nome, nel corso degli anni si è sviluppato espandendo i propri stores, allargando quelli esistenti, ed includendo la vendita di svariati tipologie di prodotti come: anime, manga, action figures, videogiochi, CD, DVD, console, articoli di abbigliamento, stoviglie, persino telefoni cellulari.
In breve tempo, a fianco a marchi rinomati in Giappone come "Uniqlo" e "Muji", è divenuto il brand giapponese tra i più conosciuti al mondo e tappa obbligatoria se si è amanti delle sub-culture nipponiche.

 

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Il suo funzionamento è molto semplice. Se si ha un prodotto da vendere lo si porta nel negozio dove viene fatta una valutazione, in primis dello stato del prodotto, e poi se è qualcosa che può avere qualche tipo di richiesta e mercato oppure no. Nel caso sia un oggetto vendibile ti fanno la loro offerta a quanto te lo comprano e se sei d’accordo avvii le procedure. Ricordatevi che bisogno essere giapponesi o residenti per la vendita perché richiedono un documento identificativo e un indirizzo.

Una volta acquistato il pezzo inizia la parte interessante. Il prodotto, anche lo stesso tipo (per esempio due figure uguali), verrà messo in vendita a un prezzo con riferimento al fatto che sia usato, scatola aperta, scatola mai aperta, vengono addirittura indicati nell’etichetta di vendita se ci sono dei difetti e quali o dove si trovano. Lo stesso prodotto può essere presente alla vendita con prezzi diversi dovuti appunto allo stato di conservazione.

Gli stores Book-Off in Giappone ad oggi sono 866 molti dei quali sono megastore, definiti "Super bazar" e contenenti di tutto, ma il marchio dispone anche di alcuni negozi all'estero. La storia del brand è interessante non solo perché è in continua ascesa con successo, ma soprattutto perché è un "esempio virtuoso". Nasce in un periodo recente della storia giapponese particolare e infelice, ovvero gli anni '90 del secolo scorso, che coincise con la fine della grande bolla economica e l’inizio di un periodo recessivo.
Il pregio e merito di Book-Off è stato crescere (e conseguentemente "dare lavoro" e "creare opportunità") durante il cosiddetto "decennio perduto" di stagnazione economica, grazie a una strategia vincente legata alla filosofia aziendale di cui parleremo più avanti.

 

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Per farvi un breve excursus delle tappe più importanti nella sua ascesa, vi portiamo all’attenzione alcuni momenti fondamentali nell’espansione del marchio:

  • 1990-1999 aperto il primo negozio Book-Off a gestione diretta a Sagamihara (相模原市) nella prefettura di Kanagawa (神奈川県). Primi negozi in franchising Book-Off e la nascita di Hard Off negozi specializzati nell’'elettronica domestica usata e la successiva espansione dell’offerta con la vendita di beni usati per bambini.
  • 2000-2011 La catena Book Off si espande ed include articoli sportivi e outdoor usati, gioielli e orologi usati e abbigliamento incominciando la vendita di action figure usate e altri articoli di hobbistica. Verso la fine di questo periodo inizia a proporre la propria offerta per la vendita di telefoni cellulari usati. Prime aperture di negozi al di fuori del Giappone, come quello in Francia, che all’inizio trattava solo prodotti culturali giapponesi, ma in seguito si aggiungeranno alla vendita libri, cd e dvd locali. Importante la data del 2011 perché si ha la prima apertura di Book-Off online il sito di e-commerce legato al marchio;

Come si è potuto assistere a una crescita così rapita di un marchio che ha iniziato semplicemente con il comprare quello che non usavi più e rivenderlo a prezzi convenienti? La risposta si trova in quella che viene chiamata la filosofia aziendale, ma che in Giappone la chiamerebbero l’anima che risiede nell’azienda.
Le linee guida principali, di cui vi daremo un piccolo estratto, non solo si applicano a tutti gli stores del marchio, sia in Giappone che all'estero, ma sono le stesse sia per il piccolo negozio che per il mega store;

  • Contribuire allo sviluppo economico e sociale della società attraverso le nostre attività commerciali creando opportunità lavorative sul territorio;
  • Perseguire il benessere intellettuale e materiale di tutti i dipendenti attraverso la formazione e una realizzazione personale e professionale;

 

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Entrando nel concreto delle dinamiche dell’azienda possiamo riassumere il successo in 3 principali fattori che hanno permesso al marchio una crescita così rapida:

  • Assicurare la trasparenza e l'efficienza della gestione;
  • Un rapido processo decisionale;
  • Rafforzare la responsabilità.

Per chi non fosse mai stato in Giappone o in un Book Off ci sono alcuni fattori che contraddistinguono la gestione dei punti vendita e l’impatto che questi hanno sul cliente che acquista:

  • Pulire, riparare e ripristinare tutti gli articoli prima di metterli sugli scaffali;
  • Riciclare gli oggetti troppo danneggiati;
  • Prezzi;

Su quest’ultima voce vorrei soffermarmi un attivo perché i prezzi di vendita e di acquisto non sono quelli che vengono prestabiliti dalla sede centrale, ma bensì quelli decisi dal singolo direttore dello store in base alla zona di vendita e alle esigenze locali (per esempio se il risparmio a Tokyo si aggira intorno a qualche yen tra il prodotto originale e quello di seconda mano, più ci si allontana dalla capitale, più il risparmio è maggiore mantenendo però la medesima qualità).

In precedenza abbiamo parlato dell’espansione del marchio al di fuori dei confini del Giappone. Non sono molte, anzi direi pochissime, le nazioni in cui si può avere la fortuna di incontrare un Book Off.
Negli Stati Uniti per esempio possiamo trovare la più grande concentrazione di store in grande crescita (2 stores a New York, 7 in California e 2 alle Hawaii). Questi in principio era più che altro adibiti alla vendita di beni giapponesi importati a clienti giapponesi emigrati e residenti all'estero, ma in seguito il mercato si è aperto alla vendita di beni locali alla gente locale.
Per quel che riguarda l’Europa l’unico store presente lo troviamo in Francia con ben 3 stores a Parigi che ha avuto la stessa evoluzione degli store americani di cui abbiamo accennato in precedenza.
Interessante invece è la presenza degli store in Malesia dove ne abbiamo ben 8 che vanno sotto il nome di “Jalan Jalan Japan". Lanciato nel 2016 come strategia d’uscita per i prodotti invenduti in Giappone, ha avuto una differenziazione, seppur leggera, della strategia di vendita basandosi sugli slogan "Preloved in Japan", "Crazy Low Price" e "Large stock" che ha avuto un grosso successo.

 

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Qualche piccola curiosità ed avvertimento che vi tornerà di certo utile. Se avete intenzione di acquistare da book off anche se è garantita la massima qualità ed efficienza dei prodotti, per quello che concerne l'ambito elettronico (Hard Off) ci sono da considerare degli accorgimenti per l'acquisto.

Nella maggior parte dei casi non si hanno problemi per l'acquisto ma ci sono dei casi in cui bisogna prestare più attenzione. Per esempio se si volessero comprare dei videogames o dvd/bluray bisogna controllare che non ci siano restrizioni d’area, perché alcuni prodotti possono essere letti solo da dispositivi giapponese o code free. Il problema che si incontra maggiormente con l’acquisto di apparecchiature in Giappone riguarda l'attacco alle prese di corrente, anche se è un problema di facile soluzione, basta comprare un adattatore. Fate molta attenzione però negli acquisti perché in Giappone i dispositivi elettrici utilizzano una tensione a 110v diversa da quella europea a 220v quindi gran parte di questi apparecchi non sono adatti per noi, anche se in alcuni big store si ha la possibilità di trovarne alcuni che funzionano anche a 220v.

Piccola nota di colore. Nel 2020 buona parte degli stores Book-Off del Giappone, si sono ritrovati con un problema di stock riguardante i libri (avevano esaurito le scorte). Per sopperire alle richieste e rimpinguare lo stock hanno chiesto alla popolazione di aiutarli, creando una campagna che offriva vari benefit a coloro che vendevano i propri bunkobon (libri cartacei di piccolo formato). Per ogni tre volumi venduti si dava la possibilità di partecipare ad una speciale lotteria con premi piuttosto interessanti, tra cui un buono regalo di 10.000 Yen (circa 80 €) o una divertente giacca che riportava la catchphrase “Book Off nanoni hon nee jan!” (questo Book Off non ha libri!).

Che dire per chiudere, chi è stato in Giappone conosce bene questo genere di negozi e sono sicuro che molti di voi li hanno usati per qualche acquisto a buon prezzo che altrimenti non avrebbero potuto permettersi. Per chi non è mai stato in Giappone e vive in una delle nazioni in cui la presenza di Book off c’è allora approfittatene perché sono sicuro troverete cose interessanti a prezzi.

Samantha Sisto

Ringraziamento Speciale: Andrea Andros.

Fonti: Wikipedia, Book Off, Japan-experience, industrycity, lingonbook, akibagamers
Photo credits: Book Off, Archivio personale, altro.

 

 

Società, Book-Off, Samantha Sisto

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