[Recensione] 12 Suicidal Teens 十二人の死にたい子どもたち
Ci sono film che si rivedono con piacere e ogni volta ti richiamano emozioni e pensieri profondi, questo è uno di quelli. Un film che parte da grande disperazione finendo con speranza e consapevolezza che ci può essere altro. Godetevi il Trailer a fine articolo.
Il film non è uno di quelli che gridi al capolavoro, certo c’è di meglio (e anche di peggio) ma è una pellicola che fa quello che deve fare un filone del genere, far pensare, empatizzare e seguire fino alla fine gli eventi.
Uscito nel 2019 dal regista Shigetomo Madarame, narra la storia di 12 persone (tra ragazzi e ragazze) che si riuniscono in un ospedale (non vi dirò esplicitamente il perché anche se purtroppo questo è uno di quei film che ha lo spoiler già nel titolo) dove trovano il corpo di un ragazzo morto e i protagonisti tentano di trovare la persona che ha ucciso il ragazzo. Durante la loro ricerca, vengono rivelate le ragioni per cui si trovino in quel vecchio ospedale che inaspettatamente li porterà a fare la scelta opposta per cui erano venuti.
Il cast è interessante, i personaggi sono variegati e fanno parte della società comune giapponese, c’è la grande Kanna Hashimoto, una delle mie attrici preferite, che interpreta quasi sé stessa diciamo.
La tematica posta è una di quelle importante nella società giapponese, soprattutto quella moderna che vede un incremento sempre maggiore di suicidi (alla fine è un mezzo spoiler lo so, ma d'altronde è già nel titolo purtroppo) tra le persone. Non c’è una distinzione tra regioni, età o status sociale è una “piaga” che prende tutta la popolazione e nel film queste fasce sono ben rappresentate. Certo troviamo persone con motivazioni “serie” e altre che sinceramente non hanno senso che capisco ben poco personalmente. Quello che mio piace del film è il suo approccio al problema.
Il fatto che tutti siano lì per la stessa ragione, senza vedere di per sé altri motivi o vie di fuga dai loro problemi, l’incontrar e inaspettatamente ritrovarsi ad affrontare una situazione che li scuote (il ragazzo trovato morto), porta i 12 protagonisti a farsi delle domande, a chiedersi cos’è successo, ma soprattutto a rapportarsi con gli altri, a conoscere le loro ragioni, i motivi che li spingerebbero a quel gesto definitivo.
È incredibile come dalla disperazione iniziale con la preparazione alla morte, capiscano che comunque non è l’unica via, che c’è altro, che possono affrontare le cose in maniera diversa.
È un film che ho visto più volte ma è tra i miei preferiti, ripeto non per la magistralità della pellicola, ma per come è trattato il problema. Lo avete mai visto? Se no spero riuscirete a recuperarlo. Nel frattempo vi lascio qui sotto il trailer così da potervi fare un’idea.
FONTE IMMAGINE CAST: https://asianwiki.com/