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Naginatajutsu 長刀術 Arte Marziale col Falcione Giapponese

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 Un'arte marziale un po' diversa da quelle classiche ma con grande fascino e seguito. Un'antica disciplina giapponese usata in guerra già dal 712 dc che arrivata ai giorni nostri si è trasformata in uno sport importante. 
Praticata con la Naginata 長刀, una sorta di lancia che si potrebbe paragonare alle alabarde e lance europee, è un antichissima disciplina giapponese che si praticava già nell'ottavo secolo dopo cristo. Le origini non sono riconducibili a un periodo preciso, ma troviamo menzionata la Naginata (l'arma usata in questa disciplina) negli scritti del Kojiki di O no Yasumaro, pubblicato del 712 d.c.

La storia di quest'arma è talmente antica ( c'è chi la fa risalire a più di 2000 anni in dietro) che la certezza sul dove arrivi non trova riscontri precisi, ma è sostituita da alcune ipotesi verosimili. Alcuni pensano fosse l'evoluzione delle prime "zappe lunghe" dei contadini giapponesi, che le utilizzarono per difesa personale sostituendo la parte in pietra con l'acciaio.

Secondo altri la vedono come l'evoluzione della spada giapponese che si rinnovò con l'introduzione dell'acciaio che proveniva dai paesi asiatici confinanti. La sostituzione delle vecchie armi in bronzo dell'epoca con l'acciaio, materiale più forte e versatile, fu l'inizio dell'evoluzione degli armamenti giapponesi. Un'altra ipotesi è legata alla migrazione cinese che portò con se le loro alabarde e lance. In seguito queste furono modificate e utilizzate dagli stessi giapponesi.

La naginata registra un rapido sviluppo e un sempre maggior utilizzo a partire dall'era Nara (710-794 d.c.) ed Heian (794-1185) quando lo schieramento sempre più massiccio della cavalleria necessitava di un arma che potesse essere efficace sia contro i cavalli che contro i cavalieri. L'arma veniva utilizzata per tagliare le gambe dei cavalli bloccandone così l'avanzata e disarcionando il cavaliere, il quale una volta a terra veniva trafitto dalla stessa naginata.

 

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Grazie alla sua praticità nel combattimento che aiutava a mantenere una certa distanza dall'avversario, e la sua versatilità nel maneggiarla, fecero di questa "lancia" un arma micidiale che si diffuse tra i samurai ma soprattutto tra le donne guerriero. Al di fuori del campo di battaglia la naginata venne utilizzata dalle donne per proteggere sé stesse e i propri figli mentre gli uomini erano in battaglia o impegnati nel lavoro dei campi.

A causa dell'introduzione delle armi da fuoco, la Naginata passò dall'essere un arma usata dai samurai sui campi da battaglia a una più esclusiva utilizzata dalle donne e dai monaci guerrieri (sohei), tanto che a partire dal periodo Edo (1603-1868), la naginata divenne il simbolo delle donne samurai, complice anche un relativo periodo meno belligerante di quest'epoca.

L'arma che pochi anni prima era usata sui campi di battaglia per combattere e uccidere diventa parte dell'istruzione delle donne che avessero compiuto i diciotto anni, che volevano e dovevano, imparare e sviluppare i valori di Armonia, Ordine, Castità e Moderazione, aiutando così nell'apprendimento dell'etichetta, lo stile e la personalità.

 

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Dopo la restaurazione Meiji (dal 1868 d.c.), e il progressivo avvicinamento alle società occidentali, l'importanza che questa tecnica di combattimento ebbe nella società giapponese cambiò. Perse il carattere militare e bellico, che fino a qualche anno prima aveva, per diventare una disciplina personale come le attuali arti marziali.

Alla fine della seconda guerra mondiale, a causa della proibizione da parte degli Americani, la  disciplina della naginata abolita, ma per fortuna questa rinacque xqualche anno dopo sotto il nome di 新しいなぎなた atarashii naginata (nuova naginata) diventando una disciplina sportiva, un arte marziale come la conosciamo al giorno d'oggi, con tanto di tornei, corsi, incontri e "scontri" internazionali. 

 

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Rincuora vedere come questa disciplina millenaria non sia scomparsa, che si sia trasformata e mutata nei secoli per sopravvivere, per arrivare a noi e testimoniare una parte del passato e della storia del Giappone. Se siete interessati troverete molto materiale online su quest'arte marziale, e molti video in cui potrete vedere come si svolge un incontro, e sono sicuro ne rimarrete affascinati come lo sono stato io. 

 

 

Storia, Mauro Piacentini, Naginatajutsu

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