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Leggende e Folclore del Giapponese Gli Yokai 妖怪

yokai storie dal giappone 3


Il Giappone è intriso di leggende e folclore, personaggi e creature particolari come gli yōkai (妖怪), parola composta da 2 kanji妖 (yō) che significa attraente, affascinante, calamità e 怪 (kai) che significa mistero , meraviglia ed è utilizzata per indicare creature soprannaturali della tradizione giapponese.

La parola Yokai  però include a se anche creature come mostri, demoni, spiriti, o “folletti”, ma queste generalizzazioni limitano questo mondo "fantastico" ed essere limitative perché Il mondo degli yokai comprende anche fantasmi o Yūrei (幽霊), kami (神), esseri umani trasformati e gli animali chiamati Bakemono (化け物), possessioni spiritiche spesso malefiche (tsukimono), leggende metropolitane, e altri fenomeni strani. E' un universo variegato e complesso che fa trasparire tutto il suo fascino nei racconti popolari di ogni epoca.

Il folkore giapponese riprende storie e tradizioni che risalgono ad epoche molto antiche ( si parla del’ 8° secolo addirittura), dove le credenze popolari, legate alla terra, alle condizioni esterne e all’ignoranza ( intesa come il non sapere ) dava luogo ad aneddoti, racconti e leggende che si colorivano di soprannaturale e incredibile.

Nell’arco degli anni queste storie erano principalmente legate ai territori campani della periferia e si sviluppavano principalmente tra i ceti più bassi, ma con l’avvento in Giappone del Buddismo (proveniente dall’india) e soprattutto con la nascita dello shintoismo o shinto (神道), che lega il proprio culto ai Kami e agli elementi naturali, la presenza di spiriti, mostri, divinità e altre creature non è più relegata alla sola campagna.

Il periodo Edo (1603-1868), è stato un periodo florido per la cultura e l'arte in Giappone e le storie di fantasmi, storie di mostri e strani fenomeni  hanno registrato un aumento di popolarità legati hai racconti e alle rappresentazioni che ne venivano fatte.
Tra i primi artisti e letterati che hanno impresso una svolta al mito degli yokai si ricorda Toriyama Sekien 鳥山 石燕, che ha raccolto le tradizioni orali del Giappone rurale rendendole accessibile a un "pubblico" più ampio. Iniziò con la produzione di rotoli dipinti, fino a creare una sorta di galleria ad immagini di storie soprannaturali e stravaganti.

Tra le opere di certo più conosciute abbiamo “La Parata dei Cento Demoni” che fu d’ispirazione a molti altri artisti che lo seguirono. Tra le sue altre opere legate ai Yokai ricordiamo :

  • Gazu Hyakki Yagyō (画図百鬼夜行 La parata notturna illustrata dei Cento demoni 1776)
  • Konjaku Gazu Zoku Hyakki (今昔画図続百鬼 Cento demoni del presente e del passato illustrati, 1779)
  • Konjaku Hyakki Shūi (今昔百鬼拾遺 Supplemento ai cento demoni del presente e del passato, 1780)
  • Gazu Hyakki Tsurezure Bukuro (画図百器徒然袋 La borsa illustrata dei cento demoni casuali, 1784)

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Con la restaurazione nel periodo Meiji (1868-1912) e la modernizzazione e occidentalizzazione, l’interesse, o meglio la “notorietà” di questi racconti e dei yokai, si è ridotta fino a scemare quasi del tutto, come se ci fosse una sorta di vergogna nel credere ancora a certi fenomeni.

Nel dopo guerra gli yokai incominciano a riaffacciarsi nella cultura giapponese grazie ai manga, soprattutto grazie a Gegege no Kitarō ゲゲゲの鬼太郎 di Shigeru Mizuki pubblicato nel 1959 in cui le strane creature del folklore giapponese si riprendono piano piano “la scena”.

 

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oltissime serie riprendono le storie dei Yokai cambiandoli, facendoli in modo sempre più creativo, richiamandosi ai concetti storico-artistici relativi a queste creature, o inventandone di nuovi.
Tra queste serie anime che trattano di yokai, basti ricordare fra i tanti , nurarihyon no mago con le sue 2 stagioni che è mostra una vasta “schiera” di yokai, tra i più classici e soprattutto viene ripreso il concetto di “parata dei cento demoni” nata qualche centinaio di anni fa.

Della notorietà dei Yokai ne “gode” anche quello che viene chiamato il paese dei yokai, il vilaggio di Tono nella prefettura di Iwate, tanto che nel 1910 Kunio Yanagita 柳田國男 scrisse “Tono Monogatari” ovvero le storie di Tono, in cui gli yokai sono parte del villaggio, incrementando così le voci ( di certo non smentite dalle autorità) dell’esistenza di queste creature, creando un turismo folkloristico culturale verso questa cittadina.

Se visitate Tono potrete seguire numerose attrazioni con protagonisti gli yokai; quindi per chi è incuriosito da questo ramo del folklore giapponese ha il luogo per eccellenza da visitare. 

Se volete saperne di più vi consiglio alcuni libri molto interessanti che potete trovare facilmente su Amazon. Gli Yokai sono molti, di molti tipi e collegati a moltissime leggende davvero interessanti, quindi buttatevi sui libri e scoprite di più su quest'affascinante aspetto della cultura giapponese.
 
 

 

 

Yokai, Folclore, Mauro Piacentini

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